Il termine stretching deriva dall’inglese “to stretch”, che significa allungamento, stiramento, e ha come obbiettivo primario e fondamentale l’aumento dell’estensibilità e flessibilità o mobilità articolare. Esso agisce sia direttamente, sia indirettamente sull’elasticità e contrattilità muscolare.
Regole
- la progressione nell’intensità degli esercizi, che devono essere eseguiti in maniera blanda per un tempo sufficientemente lungo (circa 20-30secondi);
- la respirazione durante lo stretching deve essere normale e tranquilla, non bisogna mai trattenere il respiro. Una buona e corretta respirazione è importante perché un’adeguata ossigenazione attenua lo stato di tensione.
- Non devono essere eseguiti esercizi di movimento rapido che sfruttano la forza di gravità e l’inerzia, come per esempio i cosiddetti “molleggi”; questo perché lo scopo dell’esercizio è aumentare la distensibilità muscolare.
- La temperatura non deve essere inferiore ai 18 gradi, in quanto il freddo irrigidisce il muscolo agendo sia sulla componente viscoelastica, sia in modo riflesso sull’innervazione.
Benefici
- aumenta l’elasticità dei muscoli e dei tendini
- previene traumi articolari
- migliore capacità di movimento
- stimola la lubrificazione articolare ed il liquido sinoviale contenuto nella capsula articolare, attenuando le malattie degenerative
- favorisce la circolazione, migliora la respirazione e diminuisce la pressione arteriosa)
- riduce lo stress fisico e favorisce la coordinazione dei movimenti.